I miracoli di Gesù

(096)

La seconda moltiplicazione dei pani (353.2 - 353.3)

E Gesù tace. Incrocia le braccia sul petto e con le braccia così conserte osserva la turba che gli sta intorno. Poi guarda in giro. Alza gli occhi al cielo sereno e che si fa sempre più scuro per la luce che decresce. Pensa. Scende dal suo masso. Parla ai discepoli. "Ho pietà di questa gente. Mi segue da tre giorni. Non ha più provviste seco. Siamo lontani da ogni paese. Temo che i più deboli soffrano troppo se Io li rimando senza nutrirli."
"E come vuoi fare, Maestro? Tu lo dici. Siamo lontani da ogni paese. In questo luogo deserto dove trovare pane? E chi ci darebbe tanto denaro da comperarlo per tutti?"
"Non avete nulla con voi?"
"Abbiamo pochi pesci e qualche pezzo di pane. L'avanzo del nostro cibo. Ma non basta a nessuno. Se Tu lo dai ai vicini succede una sommossa. Privi noi e non fai del bene a nessuno." E' Pietro che parla.
"Portatemi quanto avete."
Portano una cestella con dentro sette tozzi di pane. Non sono neppure pani interi. Paiono grosse fette tagliate da grandi pagnotte. I pesciolini, poi, sono una manciata di povere bestioline abbruciacchiate dalla fiamma.
"Fate sedere questa folla a cerchi di cinquanta e che stia ferma e zitta se vuol mangiare."
I discepoli, parte salendo su delle pietre e parte circolando fra la gente, si danno un gran da fare per mettere l'ordine richiesto da Gesù. Dài e dài, ci riescono. Qualche bambino piagnucola perchè ha fame e sonno, qualche altro frigna perchè per farlo ubbidire, la mamma, o qualche altro parente, gli ha amministrato uno schiaffo.
Gesù prende i pani, non tutti, naturalmente: due, uno per mano, e li offre e poi posa e li benedice. Prende i pesciolini, sono così pochi che stanno quasi tutti nel cavo delle sue lunghe mani. Offre essi pure e poi li posa e benedice essi pure.
"E ora prendete, girate fra la folla e date ad ognuno, con abbondanza."
I discepoli ubbidiscono.
Gesù, ritto in piedi, bianca figura dominante questo popolo di seduti in larghi circoli che coprono tutto il pianoro, osserva e sorride.
I discepoli vanno e vanno, sempre più lontano. Dànno e dànno. E sempre la cesta è piena di cibo. La gente mangia mentre la sera cala e vi è un grande silenzio e una grande pace.